COMMENTI DI APPROFONDIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE di LUNEDI’ 22 APRILE 2013

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COMMENTI DI APPROFONDIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE di LUNEDI’ 22 APRILE 2013

svoltosi presso la sala civica del Centro Polifunzionale “Il Tornacanale” a Bomporto Piazza
Matteotti, 34
, che ha visto la trattazione dell’ordine del giorno di seguito elencato:

1. Imposta Municipale Unica (I.M.U.) determinazione aliquote per l’anno 2013.
2. Esame ed approvazione del Rendiconto per l’esercizio finanziario 2012.
3. Convenzione tra i Comuni di Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola,
Ravarino e San Cesario s/P in qualità di soci dell'azienda Pubblica di Servizi alla Persona
(ASP) “Delia Repetto” di Castelfranco Emilia e l'Unione Comuni del Sorbara per la
ripartizione delle quote di rappresentanza e per la gestione dei servizi socio - sanitari in
capo all'ASP.
4. Regolamento per la concessione dell’uso delle sale comunali. Provvedimenti
5. Mozione Consiliare per l’istituzione del Bilancio Partecipato e Trasparente presentata in
data 4.4.2013 prot. 3934 dal gruppo consiliare Lista Civica Bomporto cinque stelle
BeppeGrillo.it.
6. Ordine del giorno: adesione al progetto “Un bosco per la città” sul territorio comunale
di Bomporto presentato in data 19.1.2013 prot. 758 dal gruppo consiliare Lista Civica
Bomporto cinque stelle BeppeGrillo.it.
7. Comunicazione del Sindaco in merito al progetto “Parco Regionale Fluviale del
Secchia”.

 >> REGISTRAZIONE AUDIO VIDEO DELLA SEDUTA - 22 APRILE << 

Iniziamo dal punto 3) anticipato per esigenze della responsabile dei servizi socio-santari del comune, presente in sala. In questo primo punto si discutono alcune modifiche nella gestione e nel controllo associativo della Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP) del distretto di Castelfranco in cui partecipa il nostro Comune, e l'Unione dei comuni del Sorbara "Dalia Repetto" al quale è stata conferita nel tempo in cui fu costituita (2008) la gestione di servizi socio-sanitari (e relative attività e servizi erogati) quali:

-La casa protetta, il centro diurno e la comunità alloggio di Ravarino;

- La casa protetta, il centro diurno di Nonantola

- La casa protetta, il centro diurno di Castelfranco emilia

- centro ascolto demenze dei comuni del distretto

- Casa residenza aziani non autosufficienti di Castelfranco emilia

- tutta l'assistenza domiciliare e “domiciliare integrata” del distretto sanitario (numero 7), che comprende anche il nostro comune ovviamente.

 Per tutti questi servizi, l'ASP si trova in stato di accreditamento transitorio. La scelta da parte delle amm.comunali afferenti al distretto sanitario attuale  nel seguire il nuovo quadro di governance indicato dalla regione sulla sanità, è quella di togliere la gestione in capo ad ASP di alcuni di questi servizi socio-sanitari (casa residenza ravarino, centro diurno di ravarino e nonantola e l'assistenza domiciliare distrettuale e altro), affinchè siano gestiti, in virtù di appositi contratti di servizio dedicati, da soggetti terzi che abbiamo ottenuto l'accreditamento necessario.

Si tratterà di vedere poi in base a come e con quali criteri avverrà questo accreditamento, demandato a soggetti che saranno molto probabilmente privati. (quindi il mio dubbio espresso durante la discussione è stato: stiamo interamente privatizzando una gestione di servizi che prima non lo era o lo era in parte?)

L'altro aspetto riguarderà poi la definizione dei criteri e delle modalità di riparto dei costi non coperti dai ricavi per prestazioni aggiuntive definiti nei relativi contratti di servizio...in sostanza ciò che non è coperto dalle rette e che devono coprire i comuni ripianando eventuali perdite.
Abbiamo fatto osservare che alcuni dati di tabelle, come popolazione residente e altro, erano datati 2010…dunque un po’ troppo vecchiotti, considerando che sono da un po disponibili quelli del censimento 2011. Ci hanno rassicurati che cmq i dati importanti non si discosteranno da quelli attuali e che cmq verranno aggiornati a partire dalla fine dell’anno, anno per anno.

Inoltre ciò produrrà come effetto sul nostro comune, il rientro di un paio di risorse umane in Unione che seguiranno il centro di ascolto e considerato il numero esiguo di dipendenti e la non possibilità di fare concorsi e assumere, effettivamente da questo punto di vista abbiamo riconosciuto che si tratta di una notizia positiva.
Non ce la siamo sentita di votare contro e ci siamo astenuti.

Passiamo al punto 1), sull IMU nel quale si è discusso della delibera per stabilire le aliquote 2013,
c’è da osservare però la novità riguardo alle modalità di incasso del gettito, per tipologia di categoria catastale:
se l’anno scorso il criterio di riparto dell’incasso era mediamente 50% al comune e 50% allo stato, da quest’anno tutte quelle che riguarda le imprese e attività produttive  (ad eccezione dei negozi ed esercizi commerciali) finirà tutto allo stato, mentre al Comune tutto il resto (quindi prime e seconde case, etc…).

Dopo  l'introduzione di aclune agevolazioni per un paio di fattispecie particolari già introdotte a fine 2012 di cui abbiamo parlato nell’allora resoconto (20 dicembre):

- Aliquota piu bassa per chi affitta seconde case a equo canone o canone concordato;
- Aliquota piu bassa per edifici che ospitano le strutture delle scuole paritarie d’infanzia che applicano rette calmierate.

Ma oltre quello, come osservato nella discussione, in un nostro documento di proposta chiedevamo l’introduzione di agevolazioni anche per:

- L' introduzione di agevolazioni o meccanismi che attuino maggiori sgravi che agiscano sugli importi di aliquota previsti sulla prima casa,  ma in base alla progressività del reddito e/o allo stato patrimoniale del nucleo familiare residente. (gli indicatori in gioco sarebbero poi sempre quelli, ISEE o ISEE simulata con riferimento a scaglioni di fasce di reddito tipiche ed individuate per l'IRPEF comunale ad esempio).
- l'introduzione della tassazione IMU per le attività estrattive, visto che l'IMU sulle Cave è stata riconosciuta dall'agenzia del territorio ma solo nel caso in cui l'attività di scavo/estrazione sia attiva, come avvenuto nel Comune di Savignano nel Panaro.
- L’introduzione di un aliquota più bassa o di  meccanismi premianti o sgravi per gli esercizi commerciali e negozi sotto i 100/150 Mq

Ma niente da fare, ci è stato detto che in assenza di dati certi sul reale gettito, e che siccome era obbligatorio fornire le aliquote adottate dal comune entro il 23 Aprile, al Ministero delle Finanze, non è stato possibile introdurre quel genere di agevolazioni per dare respiro a famiglie, o proprietari di esercenti in forte difficoltà perl'attuale crisi e l'ulteriore depressione economica creato dal sisma del 2012.
Nulla è perduto però, visto che Sindaco ha detto che se passerà la deroga al patto di stabilita degli enti locali, sicuramente qualcosa in tal senso sarà possibile fare. Ci contiamo e in tal caso oltre a vigilare saremo disponibili a discuterne nelle sedi appropriate.
Ad ogni modo ad oggi, visto che lo sforzo secondo noi, almeno per quei casi disperati, si poteva fare, dal momento che anche in sede di bilancio sono stati previsti un 10% di morosità congenite, è proabile che siano proprio in parte quei casi ad entrare in quel 10%, e quindi questa volta abbiamo votato contro.

Passiamo al punto 2) sull’approvazione del rendiconto al bilancio comunale 2012 (ricordo a chi è interessato che tutto il materiale lo possiamo rendere disponibile contattandoci al nostro indirizzo istituzionale)

Come ogni anno la legge prevede l’approvazione del rendiconto di Bilancio in sede di Consiglio Comunale.
Durante la discussione abbiamo posto qualche quesito e dubbi sui residui attivi e passivi che in pratica, in maniera molto semplicistica, sono i crediti e i debiti che l’ente locale, nell’esercizio di competenza non è riuscito ancora a riscuotere o a pagare.

La ricognizione dei residui attivi è una operazione molto importante anche ai fini della preparazione del bilancio previsionale (che verrà discusso molto più avanti, essendoci la proroga al 30 giugno quest'anno) e per il consolidamento del bilancio consuntivo non solo perché costituisce la continuazione dell’attività gestionale del bilancio, in termini di competenza, riferita agli esercizi finanziari chiusi ma soprattutto perché partecipa al risultato di amministrazione nel sistema finanziario degli enti locali.
Ricordiamo che Il risultato di amministrazione è la somma algebrica del fondo di cassa(+), dei residui attivi (+) e dei residui passivi (-).
E Il bilancio di previsione viene formato mettendo come prima posta il risultato di amministrazione precedente da qui l’importanza di un corretto accertamento delle voci che lo compongono.

Inoltre mantenere in bilancio residui troppo vetusti (alcuni del 2009 quelli rilevati e piu preoccupanti, assieme a quelli 2010 e 2011 del Comune di Finale Emilia),  quindi con il rischio che non si tramuteranno mai in disponibilità finanziaria, comporta una dilatazione ingiustificata dell’avanzo di amministrazione che se da un lato consente nell’immediato il pareggio di bilancio, dall’altro potrebbe comportare negli anni delle mancate entrate. Nei casi segnalati non stiamo parlando di cifrè importanti, però ci attestiamo nel complesso oltre i 50000 euro, quindi non proprio bruscolini.

Per questo e altri dubbi (Vi rimandiamo ad approfondire ascoltando la registrazione per intero) abbiamo votato contro a tale provvedimento.

 Il quarto punto riguardava l'approvazione del Regolamento per la concessione dell’uso delle sale comunali. Dal Dibattito il consigliere Bevini ha fatto osservare alcuni spunti migliorativi e d'accordo con tutti gli altri consiglieri e assessori si è deciso di ritirarlo per rivederlo e migliorarlo. Verra presentato in un prossimo consiglio comunale.

Veniamo ai nostri punti, il primo riguarda l’istituzione del Bilancio Partecipato e Trasparente in seno al Comune. Dopo la lettura dell'atto è iniziata la discussione dove è emerso ad opera dell'assessore al bilancio, l'esistenza di un documento fatto girare in incontri pubblici risalenti al periodo prima del Terremoto nel 201, dove si voleva spiegare attraverso dati e cifre in modo piu semplice il bilancio del comune. Abbiamo preso atto positivamente della cosa, un po meno che sia stata scarsamente pubblicizzata e mai pubblicata sul sito del comune. In quest'ottica la nostra mozione ha lo scopo di riprendere quel percorso, interrotto per vari motivi, fino all'introdizione del cosidetto Bilancio Partecipato, dove si apre al contributo della cittadinanza su idee e proposte su come destinare l'uso di una parte dei fondi del bilancio comunale, prendendo come modello di riferimento quello di capannori, in provincia di lucca, amministrato tra l'altro dal centro sinistra.

Concettualmente il Bilancio Partecipato è un procedimento attraverso il quale la cittadinanza, in un ambito predefinito, contribuisce a stabilire le modalità di assegnazione di una parte delle risorse economiche a disposizione dell'ente; si tratta di una pratica di governo che favorisce la partecipazione diretta dei cittadini alla vita del proprio territorio consentendo loro di proporre in quali settori e con quali modalità investire parte dei fondi a disposizione del Comune (in genere quelle con carattere maggiormente 'flessibile'), il quale si impegna a recepire nel bilancio di previsione dell'anno successivo e conseguentemente a realizzare parte delle proposte, compatibilmente con la difficile situazione socio economicadi questi tempi.

Durante la discussione della mozione,  dalla maggioranza è uscita una proposta, che era quella di ritirare l'atto in questa occasione, in modo che si potesse discutere la reale fattibilità attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro per studiare il metodo e modello piu adatto alla nostra realtà. Dopo avere ricevuto assicurazioni su reali impegno e posto alcune condizioni, in particolari temporali, abbiamo deciso di accettare per vagliare seriamente questa possibilità.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

POi si è discusso l'ordine del giorno sul progetto "Un Bosco per la città" che è stato con nostra soddisfazione approvato all'Unanimità.

 Infine una brutta notizia, NON SI FARA' IL TANTO ATTESO parco regionale fluviale del fiume secchia, a causa dei provvedimenti presi dalla Regione, a cui competeva la decisione, dopo le leggi emanate a fine 2012 dal Consiglio e Giunta Regionale dell E.R.

Rimarra solo la parte che già esiste come riserva naturale regionale, ciò che già esiste a ridosso della casse di espansione del fiume secchia tra Campogalliano e Rubiera.