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INTERROGAZIONE SULLO STATO DI COMPLETAMENTO DELLA PISTA CICLABILE PROVINCIALE EX-SEFTA

15 anni fa l'allora sindaco di Bomporto Cocchi aderì (atti ufficiali) al progetto ciclabile su ex ferrovia sefta.
Pochi mesi dopo il neo eletto sindaco Rovatti rifiutò progetto e finanziamenti.
Tre anni fa ad una interrogazione di un cittadino (W.G. ndr) fu risposto dal Sidaco Rovatti che la eventuale ciclabile sarebbe stata realizzata a margine via verdeta fino a staggia adducendo pseudo-giustificazioni poco onvincenti, visto l'ingente terreno da espropriare, al contrario di ciò che sarebbe accaduto adottando l'ex tracciato della ferrovia.
Nel 2007 Nasce il Comitato pro pista ciclabile ex-sefta. Ci fu una forte campagna stampa e la Raccolta di quasi 2000 firme consegnate all'amministrazione COmunale di allora.
Fastidio ed imbarazzo da parte del Sindaco che, "obtorto collo" riconosce che il percorso più giusto e naturale è quello ex-ferrovia. Si fa di tutto per ritardare mettendo quest'opera in coda a tutte le altre iniziative alcune delle quali assolutamente inutili e prive di buon senso.
Sollecitato dal Comitato (e siamo a questa legislatura), il neo eletto sindaco Borghi (e siamo al 2009) risponde ciò che tutti abbiamo compreso:
C'è un "peccato originale" da rimuovere, quello per il quale non si è fatta subito la pista ciclabile, quando al tempo erano disponibili piu risorse e sfruttare i finanziamenti provinciali e regionali che allora furono utilizzati dagli altri comuni che iniziarono l'opera.
Poi siamo arrivati all'incontro pubblico del 15 febbraio 2010, con l'assessore Vaccari, invitato dalla giunta comunale di Bomporto ad aggiornare il comitato delle situazione ad oggi.
Per il tratto di pista che riguarda dove si interrompte, a bastiglia, fino alla cantina sociale sorbara (attraversamento della ravarino carpi), se si sfruttasse progetto e fondi già previsti e accantonati a bilancio 2010 e 2011 per la ciclabile sorbara-bastiglia (lungo la verdeta che adesso arriva al cimitero), il comune riuscirebbe a risparmiare qualche soldo da investire sul resto del tracciato e i tempi di completamenteo diminiuirebbero.
Poi la pista proseguirebbe dalla cantina sociale fino a Gorghetto per il tracciato originale della ex-ferrovia senza alcun stravolgimento.
A questo punto però 2 sono le alternative previste dall'assessore; proseguire sul ex-tracciato, come logico ed auspicabile, oppure deviare per San Pietro in elda.
Sembra piu probabile che si debba in un modo o nell'altro passare per S.Pietro per arrivare nel territorio di San Prospero, deviando però in modo netto rispetto al tracciato originale.
Su questa ipotesi il comitato ha contestato duramente e, constatato che "non passava", sia Borghi che Vaccari hanno timidamente affermato che anche loro in fin dei conti la pensavano come il comitato ma per dovere (quale e perchè non si capisce) avevano dovuto illustrare anche la proposta alternativa (logisticamente assurda e al solito molto dispendiosa di fondi pubblici e quindi inaccettabile).
Per quanto riguarda il tratto da Bastiglia alla Cantina Sociale di Sorbara il comitato ritiene che, almeno per ua questione di  risparmio, sia un compromesso di soluzione accettabile.
Rimane il comportamento ottuso della amm.ne di Bastiglia che ha riconosciuto il valore dell'opera (collegamento con Modena) ma egoisticamente e con accentuata miopia non coglie l'importanza della organicità di tutto il percorso . Stesso discorso per S.Prospero che pare che affronti il problema con modi ricattatori.
A questo punto, per non svilire l'opera e per non vanificare tutto ciò che è stato realizzato a monte e a valle di questo percorso la Provincia e la Regione che partecipano col 70% degli oneri (l'altro 30% ce lo deve mettere il comune) dovrebbero far sentire e valere le ragioni ed il bene della comunità che non può cedere il passo ai miopi particolarismi locali.

(Un rappresentante del Comitato) 

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