Stampa

Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

JUNGO: LA RISPOSTA PER LA MOBILITA' SOSTENIBILE

Venerdì scorso s'è tenuto a Carpi, presso la Casa del Volontariato, l'incontro di presentazione di Jungo, un modo innovativo di spostarsi, sfruttando
le correnti di traffico ed i posti auto liberi che, come ognuno di noi può constatare, di certo non mancano. Il tasso di riempimento delle autovetture
in Italia è, mediamente, di 120 persone per 100 auto, il che significa auto vuote. Jungo è in sostanza un po' carpooling, ed un po' autostop, ma con
alcune pecurialità che lo contraddistinguono da entrambe. Non è comunque di Jungo che voglio parlare.
Il suo ideatore, l'avv. Enrico Gorini, ha di recente proposto in una scuola di Rimini, una soluzione per limitare il traffico delle ore di punta da e
per la scuola. Un progetto che ha chiamato 'Genitoribus', e che consiste in sostanza in un semplice carpooling, il cui scopo è favorire l'incontro tra
genitori che mandano i figli nella stessa scuola, per imbarcare su un unico mezzo più bambini che abitano nelle vicinanze tra loro.
Già ad Ottobre l'assessore Vaccari in consiglio anticipò l'introduzione di un servizio simile che esiste già anche a Modena, ed allora, perchè non
estenderne l'uso anche alle nostre scuole? Già a Settembre avevamo portato in consiglio a Bomporto l'idea di istituire un servizio simile, Il PediBus.
La mozione fu approvata all'unanimità in consiglio ma ancora non si hanno notizie della sua attuazione...attendiamo fiduciosi. Ma torniamo al servizio
attivato a modena:Sul sito www.carpoolingmodena.it infatti si legge:
"Il servizio 'Car Pooling Modena' si pone l'obiettivo di favorire la condivisione dell'utilizzo del mezzo privato nei percorsi casa-lavoro da parte
dei dipendenti di enti ed aziende della provincia di Modena i quali, partecipando all'iniziativa, avranno la possibilità di creare 'equipaggi' con
altri colleghi o persone che effettuano quotidianamente percorsi casa-lavoro simili, utilizzando un'unica vettura privata messa a disposizione da un
membro dell'equipaggio.Il servizio 'Car Pooling Modena' è rivolto attualmente ai dipendenti di tutti gli enti o aziende aventi sede nella provincia di
Modena che hanno aderito all'iniziativa.Il servizio è promosso dalla Provincia di Modena, dal Comune di Modena e dall'Agenzia per la mobilità e il
trasporto pubblico locale di Modena".
Prima di partecipare alla conferenza su Jungo, per avere qualche termine di confronto, abbiamo cercato di raccogliere alcuni dati rispetto a
quest'iniziativa di carpooling a Modena. Uno dei responsabili del progetto, il tecnico Fabio Stampini dell'aMo, ci ha riferito che il progetto è stato
avviato in dicembre 2010 e che è tutt'ora in fase di sperimentazione, ma sul numero degli iscritti ad oggi, non si sbottona. Sono dati che si sapranno
al termine del trimestre di collaudo. Ho chiesto ancora, visto che il progetto è teoricamente rivolto a "tutti gli enti o aziende aventi sede nella
provincia di Modena", se si è pensato di coinvolgere le scuole, ma la risposta è stata che le scuole rappresentano un problema diverso... quale, non
ho capito. Bene rilanciamo l'idea anche nella nostra realtà...sicuramente maggiormente fattibile nei mesi d'inverno, dove l'opulenza della nostra
socitetà fa si che per muoversi e portare i bambini a scuola l'auto, putroppo, risulti ancora il mezzo preferito dai genitori d'oggi.
Viene spontaneo chiedersi però cosa occorre, ancora, affinchè il carpooling venga 'messo in funzione' in tutta la provincia? E' una domanda a cui non
so trovare altra risposta che questa: occorre qualcuno che si prenda la briga di far sapere che esiste e che ne promuova l'uso, non credo molto altro,
ma se ciò non rispondesse al vero, vorrei che un addetto ai lavori ci spiegasse il perchè.
Come funzionerebbe per la scuola: ci si registra al servizio online, ed il software abbina le persone che potrebbero condividere l'auto per
trasportare i figli a scuola. Tutto lì. Perchè non si da un impulso e una dimensione pià grande a questo servizio?
Incapacità amministrativa? Mancanza di fondi? Burocrazia? Mancanza di volontà politica?Scarsa attenzione delle nostre amministrazioni a questi
temi?... la nostra storia politica ci dice questo. Uno dei perchè, ma che non chiama direttamente in causa l'amministrazione, provo a metterlo sul
piatto io: se nelle nostre realtà si prova a chiedere ai ragazzi della scuola primaria e secondaria ed ai rispettivi genitori, se hanno una mailing
list di classe, o se ce l'hanno i loro genitori e se di questa mailing list, per esempio, fanno parte anche gli insegnanti, la maggior parte di loro
risponderà NO e più di uno vi guarderà in maniera strana. Finché il mondo della scuola, allievi e genitori, continueranno a comunicare tra loro
attraverso pezzi di carta, sarà un po' difficile anche solo pensare cosa si potrebbe fare, utilizzando in maniera intelligente la rete (ove questa è
presente sotto forma di banda larga)
S.G. (Movimento 5 stelle Area Nord)