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Vecchie soluzioni per vecchi problemi.

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Non passa anno senza che i comuni modenesi debbano fare i conti con gli sforamenti degli inquinanti atmosferici. L’allarme smog è diventato un appuntamento immancabile, e l’annuncio del blocco del traffico è una sorta di liturgia laica che si celebra tutti gli anni. Questa situazione tragicomica è in realtà il risultato della mancanza di modifiche strutturali al nostro sistema di vita.
Ai nostri amministratori consigliamo di informarsi su come, nel mondo, la controffensiva all’inquinamento abbia sviluppato strategie ben più efficaci.
Consigliamo ai nostri sindaci e assessori di affidare la gestione energetica degli edifici pubblici a società ESCO come insegna l’esperienza statunitense. Si tratta di società che non richiedono costi aggiuntivi ma traggono profitto dal risparmio energetico che riescono ad attuare: per i comuni sarebbe un modo per ridurre gli sprechi economici ed energetici senza alterare la spesa corrente...anzi con una parte di incentivi ci guadagnerebbero pure, non solo in salute.
Sulla base dell’esperienza europea suggeriamo di adottare parcheggi scambiatori con bici e bus alla periferia della grandi città… e non i parcheggi in pieno centro, magari sotto al più bel parco della città. Nella nostra piu piccola reltà apprendiamo che il nostro comune ha aderito all'accordo di programma regionale "liberiamo l'aria" assieme a tutti quelli dell'Unione e altri della provincia. Sembrerebbe una buona notizia....poi vai a leggere in dettaglio il provvedimento e sopratutto dove viene applicato e ci si rende conto di come assomigli ad una presa in giro...in pratica la limitazione è applicata al solo centro di Bomporto, una piazza e 2 vie in croce...a differenza di molti altri comuni in cui è estesa a tutti il centri abitati, frazioni incluse!
non solo non viene estesa ma nemmeno vengono incluse le maggori arterie trafficate che attraversano i centri abitati del ns territorio (almeno 3)...cosi com'è è assolutamente inefficace!

Nondimeno occorrerebbe una riqualificazione energetica degli edifici come avviene in Alto Adige (da noi si è iniziato ad affrontare l'argomento dopo nostra insistente richiesta) per ridurre le emissioni da riscaldamento ad uso domestico (che utilizzano per la maggior parte vecchie caldaie inquinanti).
Non meno importante sarebbe un recupero dei rifiuti che eviti l’incenerimento: inutile dire che quest’ultima pratica contribuisce ad alzare temperature e livelli di inquinanti altamente cancerogeni. Ma proprio recentemente le nostre amministrazioni votano per fare nuove linee di incenerimento.  Infine lo stop al consumo del territorio: le città più sono estese e maggiore è la quantità di energia che consumano… pertanto riqualifichiamo le aree urbane anzichè cementificare il poco verde rimasto.
La riduzione degli inquinanti non avrebbe solo ripercussioni positive sulla nostra salute ma anche sui conti pubblici: dal 2007 l’Italia è nel mirino della UE per i continui superamenti dei livelli di inquinamento e per i quali conseguono pesanti sanzioni.
A questo punto le nostre speranze vanno in due direzioni: augurarci che i nostri amministratori ci ascoltino, oppure sperare in grandi piogge o nevicate.

Raffaele Ganzerli - M5S area nord

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