Il conferimento artistico

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Girando per il mio paese, un sabato mattina di Gennaio, non mi aspetto nulla di eccezionale, nulla di particolarmente coinvolgente, nulla di speciale; mi aspetto solo di godermi il week-end nella tranquillità della campagna, uscendo dal tram-tram quotidiano.

Tutto questo a meno che un mio compaesano non decida di stupirmi, di coinvolgermi in un'esperienza particolare, direi formativa. Decida egli, che è arrivato il momento di mettere in pratica tutti quegli anni di formazione civica, di educazione sociale alle quali è stato abituato da generazioni.

E' quello che è successo a me, una tranquilla mattina in quel di Sorbara.

Mentre attraverso via Pitagora, all'altezza del negozio della parrucchiera, giunge ai miei occhi una scultura neo-classica collocata intorno al cassonetto della raccolta dell'organico.

Tale scultura era composta da un ammortizzatore completo di mozzo, cerchione e gomma (da neve n.d.r.) abilmente collocati a cornice del cassonetto. Il tutto completato da un pianale d'auto, presumibilmente anche un sottoscocca (ma non sono meccanico dunque mi si perdoni) che con arte sublime, erano inseriti all'interno del cassonetto adibito alla raccolta di scarti organici.

Ora, se non fosse per la strana posizione, avrei pensato ad una composizione degna della Tate Gallery di Londra, dall'improbabile titolo: La morte dell'automobile e della decenza.


 

 Uscendo dal tenore, volutamente ironico, di questo racconto, mi rimane solo da ringraziare enormemente l'artista dell'opera di cui sopra per avermi fatto capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto la cultura e la civiltà dell'italiano medio possano in pochi secondi di “creativa pazzia” buttare alle ortiche una qualsiasi voglia di cambiamento.

E' inutile pretendere dalle amministrazioni pubbliche il rispetto e il decoro del nostro paese, quando neanche noi stessi siamo in grado di rispettarlo, diventa quantomeno una richiesta poco credibile e, come già tante volte constatato, anche facile da disattendere.

Rimanendo però nella dimensione dell'accaduto, non ci resta che condannare e soprattutto denunciare ogni violazione di questo genere. Poichè l'inciviltà, a mio modestissimo parere, non si batte solo con le regole e le sanzioni, ma soprattutto con la cultura della comunità.

Abbiamo avvisato Uffici competenti, forza pubblice e il sindaco (che ricordiamo è pur sempre la massima autorità di pubblica sicurezza sul territorio che governa) di tutto questo, ci ascolterà? E soprattutto prenderà dei provvedimenti seri assieme all'autorità di Polizia Locale?

Ci fanno sapere che indagini sono in corso....staremo a vedere, ma il timore è che andrà a finire come per l'incendio nelle campagne a ridosso di Sorbara dell'estate 2011 (case e insediamenti produttivi sfiorati dalle fiamme)....tutti in zona bene o male sapevano chi era stato, ma nessun colpevole è stato individuato. avanti cosi...con sempre maggior senso di impunità...

Stay tuned

M5S Bomporto




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