I risultati delle indagini della procura di Firenze hanno portato all'arresto del geologo Gualtiero Bellomo, membro del Comitato di Coordinamento della Commissione Valutazione Impatto Ambientale - VIA e VAS.


Forti dubbi sulla validità e imparzialità della procedure impongono di bloccare la realizzazione dell’autostrada Cispadana e tutte le infrastrutture con valutazioni di Via in corso presso il Ministero dell’Ambiente.

L’accusa avrebbe portato alla luce il modus operandi del Bellomo che, secondo quanto riportato dalla stampa, in cambio di incarichi nelle ditte di appalto dei lavori era solito facilitare e velocizzare le valutazioni rese dal Ministero.

Siamo contrari da sempre  alla realizzazione della Cispadana, un progetto che tra fondi pubblici e privati, arriverà a costare oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro ed impatterà fortemente su un territorio, tra l’altro, ad alta fragilità sismica.

Oggi più che mai diciamo no a questo progetto che, in definitiva, è una delle tante grandi opere italiane inutili che sottraggono fondi pubblici agli investimenti per il trasporto su ferro e alla mobilità sostenibile, come ho ricordato anche in Aula in sede di discussione sulla mozione Bredamenarinibus , e su cui, con le ultime vicende, è scesa anche l’ombra della corruzione.

Chi garantisce infatti che anche nelle valutazioni rese sinora dal Ministero non ci sia stato lo zampino del Bellomo? L’incarico di Bellomo tra l’altro sembrerebbe essere il frutto delle solite logiche di nomine politiche, secondo quanto lascerebbe pensare la lunga militanza del tecnico nel Pds-Ds e poi nel Pd da cui oggi però è stato sospeso.

Il ministro Orlando, con la nomina, ha fatto il danno e ora deve porvi riparo: il Governo ha il dovere di fare chiarezza sulla vicenda per quanto di sua competenza e di bloccare la Cispadana e tutte le infrastrutture con valutazioni di VIA in corso in onore alla trasparenza necessaria nella gestione della amministrazione pubblica.

Michele Dell’Orco

Cittadino Deputato