MUZZARELLI E IL “VIZIETTO” DEL PD: OGGI QUI, DOMANI LI. CHI OFFRE DI PIU' ?

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Articolo tratto dal blog del MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna:

muzzarelliAlla fine l’ha fatto davvero. L’Assessore alle attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli ha detto che si candiderà alle primarie della coalizione di centro sinistra per la carica di candidato Sindaco a Modena.
E’ l’ennesima dimostrazione del disprezzo, reale e concreto, che i nostri politici hanno delle istituzioni. E, non secondariamente, dei cittadini.

Aveva già dato prova in tal senso l’ormai famoso Stefano Bonaccini: Segretario regionale del PD, s’era fatto eleggere (nel listino bloccato, ovviamente) come Consigliere Regionale nel 2010. Dopo tre anni di intensa attività, nella quale aveva prodotto 0 interrogazioni e 0 mozioni, eccolo spostarsi abilmente fra le correnti piddine, ventilando anche una possibile candidatura proprio a Sindaco di Modena, che ha lasciato in sospeso fino a quando non è stato garantito il suo approdo alla Segreteria Nazionale PD sotto l’egida di Matteo Renzi. Ma intanto, s’intende, rimane sui banchi di Viale Aldo Moro, che uno stipendio così non fa schifo a nessuno.

Delle istituzioni perché si pensa di poterle usare come un autobus, dal quale si sale e scende a piacere per andare da qualche parte. In questo caso, sulla poltrona di Sindaco di Modena. Ma magari un domani sarà il Parlamento – come ha fatto l’altro modenese Richetti, dimessosi a metà mandato quando era Presidente dell’Assemblea Legislativa per andare a scaldare la poltrona a Roma -, oppure Bruxelles, chi lo sa. L’importante è non onorare i propri impegni e non rimanere mai fermi, politicamente. Come si può infatti pensare che l’Assessore alle attività produttive mantenga il proprio impegno pur dovendosi dedicare ad una campagna elettorale? Forse le sue giornate sono di 48 ore? Forse Muzzarelli non ne ha abbastanza di gestire la difficile ricostruzione post-terremoto, forse non ne ha abbastanza delle centinaia di aziende in crisi che chiedono un tavolo regionale? Eccola, la mancanza di rispetto per i cittadini. Che, in questo caso, non sono neanche elettori, perché Muzzarelli non è stato eletto, ma scelto da Errani che, in qualche modo, è responsabile di questo comportamento (impensabile che Muzzarelli, fedelissimo braccio destro, abbia fatto un tale passo senza l’approvazione del governatore).

E se venisse eletto, poi, che farebbe? Lascerebbe la Regione senza un assessore-chiave ad un anno dalla fine della Legislatura, certamente non aiutando a risolvere le situazioni difficili delle quali si sta occupando ora. Magari, azzardiamo, perché sa di non riuscire a risolverle e preferisce abbandonare la nave che affonda, dato che non ne è il Capitano?

Ci sentiamo, già da ora, di chiedergli un favore. In nome della trasparenzaquesta volta pubblichi subito i nomi dei finanziatori della sua campagna elettorale… Sa com’è, Assessore, nel discorso di presentazione ha subito parlato di “cemento zero”. Non è poi che i cavatori che l’hanno sempre sostenuta s’arrabbiano?

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