IL FLOP DEL CANTIERE NUOVA SCUOLA DI SOLARA

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Cantiere nuova Scuola primaria di solara: come gestire al peggio un appalto dilapidando un enorme margine temporale per il suo completamento fallendo l’obiettivo dell’inizio anno scolastico 2014/2015

L’amm. Comunale capitanata del plebiscitario Sindaco - re di facebook ha "toppato" ancora una volta…..non osiamo immaginare come andrà a finire col nuovo campo sportivo, sempre di Solara.

Ma ripercorriamo cronologicamente i fatti:

Da Maggio 2013 viene indetta la gara informale ad invito, con il meccanismo dell’offerta economicamente piu vantaggiosa, approfittando delle deroghe consentite dalle leggi e ordinanze pro terremoto 2012;

Tra Luglio e Agosto dello stesso anno vengono vagliate e giudicate le offerte e dal verbale di gara risulta vincente con un punteggio quasi ottimale un ATI, Associazione temporanea d’impresa, costituita da 2 consorzi capofila, la consorzio grandi impianti soc.coop e il consorzio coclea soc. coop e diverse ditte esecutrici…tra cui la Edilcarpentieri srl quale ditta esecutrice per conto di Coclea.….ricordatevi di questo nome, perche ritornerà alla ribalta piu avanti.

Il 2 settembre, sempre dell’anno 2013 esce la determinazione di giunta (n.214) per  l’aggiudicazione definitiva e con la deliberazione 145/2013 viene assegnato  l’appalto dei lavori in oggetto, all’A.T.I. di cui sopra.

Il 4/11 viene firmato il contratto d’appalto tra le parti (poi modificato il 27/12) e contestualmente avviene la consegna dei lavori, con le aree già approntate da parte della committenza (il vecchio campo sportivo si Solara) per partire con i lavori.

L’opera doveva essere consegnata entro il 15/02/2014 dopo la proroga concessa per avverse condizioni meteo  prima e l’emergenza alluvione che ha causato problemi logistici poi….ma nonostante tutto ciò i lavori risultavano in forte ritardo e mal eseguiti.

Il comune concede cmq all’appaltatore di continuare la realizzazione dell’opera anche oltre i termini di scadenza, nonostante  siano scattate le penali giornaliere previste dal contratto d’appalto, raggiungendo il valore massimo di 10% dell’intero costo previsto per l’opera, in data 28/05.

Dall’ultimo documento stato avanzamento lavori risulta che a quella data (circa) i lavori erano completati per il 45% nonostante sia trascorso un tempo 3 volte quello contrattuale....ma l’aggravante del verificarsi di molteplici inadempienze dal parte delle ditte esecutrici, anche per le piu elementari norme riguardo la sicurezza del cantiere e l’utilizzo di materiali non conformi e previsti dal progetto.

Arriviamo poi dalla prima riunione dei capigruppo post  elezioni (prima le ultime notizie ufficiali uscite risalivano alla risposta dell’interrogazione consiliare che la maggioranza chiede a se stessa – per la serie le comiche - depositata in data 30/12/13 e che viene discussa in un consiglio comunale di aprile 2014 – più di 3 mesi ci sembra tanto tempo per avere una risposta ufficiale per iscritto, mentre prima solo  notizie informali e incomplete con informazioni omesse che non facevano emergere la reale gravità  della situazione in merito all’avanzamento lavori ) nel quale apprendiamo che una delle ditte capofila dell’ATI era sempre più in difficoltà.  

Quindi nonostante l’ormai conclamato deficit organizzativo e le gravi inadempienze agli obblighi contrattuali  sollevate…che solo loro sapevano, a giugno inoltrato all’incontro pubblico di Solara, Borghi annuncia, sentiti i pareri dei legali, di continuare non recedendo il contratto (come consentirebbe l’art. 136 “Risoluzione del contratto per grave inadempimenti, grave irregolarità e ritardo”) con la ditta appaltatrice e di continuare ad applicare le penali e continuare a sollecitare al fine di incidere in modo da riuscire a portare a casa il risultato di avere la scuola a settembre.

Successivamente, come si temeva, si scopre che il 18 luglio una delle capofila dell’ATI, il consorzio grandi impianti Soc coop., presenta richiesta di concordato preventivo con riserva in tribunale.

Durante i controlli fatti da noi sulle altre aziende sembra, con nostra sorpresa, che anche una ditta tra le esecutrici per conto dell’altro consorzio, la Edilcarpentieri srl, sia fallita….ma nel novembre 2011!! E la domanda sorge spontanea….come è possibile affidare e appaltare un progetto cosi delicato ed importante ad una ATI che presenta al proprio interno una ditta esecutrice fallita quasi 2 anni prima?! Ammesso che a Settembre 2013 non fosse evidente  la situazione di edilcarpentieri, ci chiediamose mai hanno mai chiesto il DURC, o documento di regolarità contributiva della ditta in questione?! A chi spettava controllare preliminarmente questo aspetto? L’amministrazione comunale se n’era accorta?

Perché se cosi fosse, ammesso fosse  legale poterlo fare,  risulta evidente che oltre ai problemi di approvvigionamento materiale e risorse, che garanzie si ha ad affidare una sottoparte dei lavori ad una ditta che stando a quanto riporta il tribunale del fallimento, risultava non in concordato, ma proprio fallita?!

Per fortuna che è stato applicato il metodo della offerta economica piu vantaggiosa che dovrebbe premiare la qualita del progetto e dei materiali, criteri costruttivi all’avanguardia, perche diversamente (offerta al massimo ribasso) non osiamo immaginare cosa sarebbe successo?!

Ora che siamo quasi a metà agosto, apprendiamo che il comune ha finalmente deciso di mandare  lettera preludio alla richiesta della risoluzione del contratto….e per come funzionano  tecnicamente queste cose, il concordato con riserva per la ditta capofila apre una serie di incognite; siccome l’appalto è all'incirca al 50% della fase di realizzazione, temiamo  che l’ATI farà comunque il possibile per evitare la risoluzione (deve rispondere entro il 27 agosto alla lettera) e congiuntamente al deposito della domanda di concordato con riserva si può aprire una fase che potrebbe durare almeno sei mesi e che ha molte similitudini con l'amministrazione controllata: dipenderà da che tipo di concordato  si delineerà (in continuità o liquidatorio).

Tutto questo in parole povere significa ulteriore tempo perso e maturazione di ritardi mostruosi sulla realizzazione dell’opera, con ulteriori disagi per le famiglie e gli alunni delle sezioni della scuola primaria di Solara.

Crediamo che tutto questo la comunità solarese, di san michele e Gorghetto, già privata del campo sportivo, non se lo meriti, e chi ha delle responsabilità debba iniziare ad ammetterle e se necessario  a pagare.

Francesco Piro , Tiziana Cipriani, William Grosoli - Consiglieri Comunali M5s Bomporto