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COMUNICATO STAMPA SU INCENERITORE DEL COMITATO AMBIENTE è SALUTE NONANTOLA

Il Comitato Ambiente è Salute di Nonantola interviene in merito alle recenti affermazioni del Sindaco di Nonantola Pierpaolo Borsari sulle tesi espresse a più riprese dal Dott.Stefano Montanari, Consigliere Comunale per la Lista Civica Amo Nonantola.

Agli organi di informazione

alle Amministrazioni Comunali in indirizzo

Ogni tonnellata di rifiuto inghiottito da 1 inceneritore costa circa 108 EURO ( oggi ) e contestualmente provoca il rilascio in atmosfera e nell’ambiente di circa 1,3 tonnellate di inquinanti, molti dei quali cancerogeni. Su Nonantola, al pari di altri territori impattati, ogni giorno si abbatte un micidiale flusso di questi inquinanti provenienti dall’inceneritore di Modena. Un inceneritore non smaltisce i rifiuti, ma li dissolve ovunque, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini, l’economia agricola/alimentare, l’ambiente e brucia preziose materie prime riutilizzabili. Un impianto di separazione e recupero rifiuti a freddo invece, appena entrato in funzione prevede un costo/tonnellata pari a 40 EURO, mentre dopo 12/24 mesi di ottimizzazione prevede un costo tonnellata tra lo 0 ed i 10 EURO . Non è nocivo, recupera materie prime e le rimette in commercio riuscendo a recuperare in media (oggi) fino ad oltre il 90% dei rifiuti lasciandone in discarica dal 3% al 10%, crea nuovi posti di lavoro. Alla luce di tutto ciò, a nostro parere, in Provincia di Modena c’è qualcosa che non funziona. Chi ( Sindaci Assessori Consiglieri Comunali Provinciali ) ha avvallato la costruzione di nuovi inceneritori o il loro incremento di capacità, oltre a creare un danno economico inestimabile per la collettività, a determinare aumenti della tariffa sui rifiuti, ha messo e mette a repentaglio la salute dei cittadini ( 13 nuovi casi di tumore al giorno ). Provincia di Modena ARPA Sindaci dei Comuni impattati avrebbero espresso parere favorevole al progetto di raddoppio dell’inceneritore HERA di Modena benché sprovvisto di apposito filtro catalizzatore. Abbiamo idea di cosa accadrebbe se le auto circolassero senza filtro catalizzatore? Immaginate le conseguenze rapportate ad uno dei più grandi inceneritori d’Italia quale quello di Modena. Furono i cittadini, attraverso i loro comitati civici a farlo osservare e grazie a loro oggi l’inceneritore di Modena è "almeno" dotato di filtro catalizzatore. Ma vi è ancora di peggio. ARPA ci spiegò (2008) che se in alcuni giorni, dalla ciminiera dell’inceneritore, determinate sostanze nocive uscissero in quantità eccessiva o oltre i limiti, nei giorni successivi si sarebbe provveduto a contenerle per bilanciarne la media. Come dire: se ieri ti ho sparato con una Beretta, domani userò la pistola ad acqua. Peccato che i proiettili andati a segno non si tolgano se non con la chirurgia, in questo caso oncologica.

Non riusciamo quindi a capire il Sindaco Borsari quando sulla stampa locale parla di " tecnologia che porti a minori emissioni e ad un impatto ambientale controllato in maniera trasparente" riferendosi alla sua scelta di appoggiare l’attività di incenerimento rifiuti o quando sostiene che "la differenziata è inutile". Mentre capiamo perfettamente quando il dott.Stefano Montanari e la Lista Amo Nonantola sostengono da tempo in modo chiaro il trattamento a freddo dei rifiuti, per realizzare il quale a livello provinciale occorre secondo noi:

- Non procedere alla costruzione di una ulteriore linea di incenerimento rifiuti da 60.000 tonnellate ( circa 60 milioni di Euro! alla faccia della crisi… ) da affiancare a quella in funzione da 180.000 già spropositata;

- Procedere invece alla costruzione di un impianto di separazione a freddo e riciclo dei rifiuti in grado di accogliere e trattare i materiali provenienti dalla raccolta differenziata dei cittadini senza "tradirli" buttandoli all’occorrenza nell’inceneritore. Un impianto del genere, italiano, si realizza in soli sei mesi dall’accantieramento dei lavori ed è infinitamente assai meno costoso di un ulteriore inceneritore

- Procedere come VOLUTO DAI CITTADINI/CONTRIBUENTI E COME PREVISTO DALLE LEGGI COMUNITARIE nel separare e riciclare sempre più i rifiuti e contestualmente a calare sempre più il quantitativo di quelli sprecati nell’inceneritore, per il bene di tutti e di tutto.

Ogni Amministratore o politico che oggi continua a sostenere che da un lato dobbiamo aumentare la raccolta differenziata e dall’altro bruciare più rifiuti avvallando la costruzione di inceneritori e nuove linee di incenerimento, a nostro avviso non solo prende per i fondelli la collettività, ma farebbe bene a farsi eleggere direttamente nel Consiglio di Amministrazione di HERA spa. E’ ormai solo in quella sede che la parola "utile" trova il naturale connubio con quella di "inceneritore".

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