Le osservazioni dei comitati sulla inutilità e l'elevato impatto dell'autostrada Cispadana

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l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana non serve per migliorare la viabilità a sud del fiume Po ma serve solo per spostare, verso il Po, una parte rilevante del traffico veicolare nel tratto più congestionato della A1;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana serve solo per spostare un problema, con tutto il suo carico di inquinamento che è tra i più alti della Pianura Padana, dall’AUTOSTRADA A1 verso il Po;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana, dallo svincolo di Ferrara Sud fino a Parma, correrà in sopraelevata per il 95% del tracciato, ad un’altezza di 2,5 metri sul piano di campagna, con costi economici e ambientali assolutamente ingiustificabili.
 
Per completare l'AUTOSTRADA Regionale Cispadana dovranno essere realizzate diverse opere complementari fra cui 57 manufatti fra cavalcavia, sottovia e viadotti (1 attraversamento ogni 850 metri!) e ben 77 km di contro strade. Ovvero per realizzare un’autostrada di 67km si faranno strade per altri 77 km ;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana costerà oltre 1,3 miliardi di Euro, per una lunghezza totale di quasi 68 Km. Il 19% in più del costo medio nazionale per Km di AUTOSTRADA e circa il doppio del costo medio europeo per Km di AUTOSTRADA. Una spesa ingiustificata, esagerata e inutile.
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana nasce già vecchia ed esclude la possibilità di realizzare l’intermodalità nel trasporto di merci e persone, almeno nei 4 internodi con linee ferroviarie di valenza internazionale (cioè tutto dovrà viaggiare solo su gomma anche se, nel suo percorso, l’ARC attraverserà 4 internodi ferroviari di valenza internazionale). Nel resto dell’Europa tutte le grandi infrastrutture sono, da decenni, progettate e realizzate per risparmiare territorio, favorire l’intermodalità nel trasporto e nello spostamento di merci e persone (Nave-Treno- Treno/Tir-Tir-Camion), risparmiare energia e ridurre l’inquinamento dei territori attraversati.
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana viene realizzata proprio sopra le faglie attive che hanno prodotto i disastrosi terremoti del 2012 in tutta la “Bassa” e resta molto vulnerabile al rischio sismico;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana frammenterà ancora di più e irrimediabilmente il paesaggio agrario della parte più pregiata della Pianura Padana;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana provocherà la demolizione, l’inabitabilità o il danneggiamento di una quantità rilevante di edifici agricoli o residenziali, anche storici, che si trovano dentro il suo tracciato o nelle vicinanze;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana sconvolgerà una parte del territorio delle Partecipanze Agrarie centesi, nonostante il Vincolo di Tutela Storico-Paesaggistica approvato da tutti gli Enti territoriali interessati (Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza FE-RA);
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana avrà un impatto pesantissimo sulla fauna e la flora selvatica, sulla biodiversità e sulle reti ecologiche (Rete Natura 2000), in aperto contrasto con la legislazione dell’Emilia Romagna e con la legislazione dell’Unione Europea;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana, in caso di alluvione ed a causa della sua sopraelevazione a 2,5 metri sul piano di campagna, potrebbe produrre un “effetto barriera o diga” per gran parte dei quasi 68 Km di tracciato a ridosso del Po e incrociando tutti i fiumi che scendono dall’Appennino, soggetti a piene disastrose ed esondazioni. Aumenterà il rischio alluvione su vasti territori e lo stesso dissesto idrogeologico in una fase di mutazioni climatiche mai viste prima d’ora;
 
l’AUTOSTRADA Regionale Cispadana farà aumentare il già grave inquinamento acustico e atmosferico, compresi i relativi rischi sanitari per i quali l’Italia è già stata condannata dalla UE con sentenza del 19/12/2012;
 
il prolungamento a livello del piano di campagna, dell’attuale superstrada Ferrara-Mare fino a Parma, con intermodalità di trasporto, avrebbe un rapporto costi-benefici (incluso l’impatto ambientale) molto più favorevole rispetto all’AUTOSTRADA Regionale Cispadana e darebbe un servizio reale di collegamento fra i numerosissimi centri abitati presenti a Sud del Po.

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