Oggetto: stato dei progetti di partecipazione cittadina in essere nel nostro comune per effetto del bando emesso dalla regione emilia romagna per l'erogazione dei contributi regionali agli enti locali
>> RISPOSTA ALLA INTERROGAZIONE, DISCUSSA NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE 2015
PREMESSO CHE
La partecipazione del cittadino alla vita democratica è un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea. Alcune azioni dell'Unione, quali la "Cartaeuropea dei diritti dell'uomo nella città " (2000) e l'Agenda della conferenza di Fuerteventura, "Sviluppo della cittadinanza democratica e di una leadership responsabile a livello locale" (2002), sostengono la partecipazione diretta dei cittadini e la massima trasparenza nelle comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadini. Uno degli obiettivi fondamentali è trasformare, attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le relazioni interne ed esterne del settore pubblico, con il fine di migliorare l'erogazione dei servizi e la partecipazione della società civile alla vita democratica. L'impiego delle tecnologie costituisce lo strumento principale per il mutamento delle relazioni fra soggetti, che richiede un rilevante cambiamento culturale, in particolare per i soggetti pubblici, i quali sono tenuti a rendere conoscibili e fruibili i dati in loro possesso, garantendone la qualità e l'aggiornamento. Il principio della partecipazione attiva e della trasparenza dell'azione amministrativa, ribadito dalla "Carta europea per i diritti del cittadino nella Società dell'informazione e della conoscenza", con particolare riferimento alle tecnologie informatiche, sancisce quattro diritti fondamentali:
- il diritto all'accesso,
- il diritto all'informazione,
- il diritto alla formazione,
- il diritto alla partecipazione.
La partecipazione viaggia, dunque, di pari passo con un altro concetto fondamentale: la "trasparenza". La trasparenza intesa come "accessibilità totale" trova naturale attuazione, nell'era digitale, attraverso la pubblicazione sui siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione. I curricula, le retribuzioni, i tassi di assenza e di presenza del personale, i risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti sono solo alcuni degli elementi essenziali per favorire la diffusione di forme di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità.
VISTO
La legge regionale 3/2010 art 1 che esprime: “La democrazia rappresentativa è un ideale fondativo degli Stati moderni ed è riconosciuta come una condizione essenziale per affermare il diritto di partecipazione dei cittadini dal Trattato dell'Unione europea, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, dalla Costituzione italiana e dallo Statuto regionale. Lo sviluppo della democrazia partecipativa è coerente con gli ideali fondativi della Repubblica, promuove una maggiore ed effettiva inclusione dei cittadini e delle loro organizzazioni nei processi decisionali di competenza delle istituzioni elettive, rafforza la democrazia.”
L’articolo 2, comma 1, lettera a) della medesima legge che esprime: “(la suddetta legge ndr) intende facilitare l'accesso alla costruzione delle scelte pubbliche di tutte le persone e delle loro organizzazioni, riconoscendo pari diritti alle persone, risposte proporzionate e con una forma appropriata ai cittadini che si trovino in condizioni diverse, valorizzando l'autonomia delle comunità locali”
L’articolo 7, comma 1, lettere a) e b) della medesima legge che esprime: “(la suddetta legge ndr) [...] mette a disposizione delle istituzioni regionali e locali risorse, strumenti e competenze per attivare processi di democrazia partecipata, attraverso metodi che assicurano pari opportunità alle organizzazioni dei cittadini”
Il contenuto della legge delega 15/2009 “Accesso pubblico sui dati relativi a gestione attività della pubblica amministrazione”
Le delibere di bando della regione n.1294 del 16 settembre 2013 e n.162/2014 in merito allo stanziamento di fondi per i progetti di partecipazione popolare “affinchè sia garantita la massima inclusione dei cittadini nei percorsi decisionali di competenza dei governi locali”
I punti e gli impegni presi in campagna elettorale da questa maggioranza, espressione della attuale amministrazione di governo del paese, che vedeva nella partecipazione e condivisione nei confrontti della cittadinanza, uno dei punti principali, ad oggi largamente disatteso nel corso del mandato.
CONSIDERATO CHE
Bandi regionali a sostegno di percorsi partecipativi rappresentano una opportunità importante per le amministrazioni e i territori emiliano – romagnoli per incentivare e realizzare progetti di partecipazione negli ambiti del Welfare e coesione sociale, della resilienza a fronte di eventi atmosferici/idrogeologici eccezionali, così come in quello dell’Ambiente e sviluppo sostenibile, nonché nel coinvolgimento dei processi decisionali di competenza dei governi locali, attraverso strumenti di e-democracy.
RICORDATO CHE
In data 11/07/2013 in occasione di un consiglio comunale è stata approvata con deliberazione n.38 la “Mozione consiliare per l’istituzione di Orti Urbani Sociali” dall’allora Lista Civica Bomporto 5 Stelle
In data 27/11/2013 in occasione di un consiglio comunale è stata approvata con deliberazione n.79 la “Mozione consiliare per l’istituzione del Bilancio Partecipativo e Trasparente” dall’allora Lista Civica Bomporto 5 Stelle che prevedeva la promozione di una azione politico amministrativa per intraprendere il progetto in forma sperimentale del bilancio partecipativo e trasparente.
Dopo le emergenze da dissesto idrogeologico che hanno colpito la nostra regione, alcuni enti della Regione Emilia Romagna per esempio, tra il 2013 e il 2014 hanno presentato progetti proprio nell'ambito di coinvolgimento della cittadinanza nella redazione e nella presentazione di piani di emergenza ed evacuazione di zone abitate a rischio idrogeologico, e relative procedure di allertamento.
SI CHIEDE DI CONOSCERE
In merito al bando per contributi a sostegno di processi di partecipazione (L.R. n.3/2010, art.6) dalla regione Emilia Romagna con delibera n.913 /2015 del 13 luglio – provvedimento pubblicato il 22 luglio 2015 sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e scaduto il 30 settembre scorso - con l’obiettivo di finanziare interventi finalizzati al costruire progetti per la partecipazione cittadina, preferibilmente negli ambiti di politica pubblica che si riferiscono a tematiche come Ambiente e sviluppo sostenibile, Welfare e coesione sociale, Assetti istituzionali e Resilienza della Comunità:
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Se questa Amministrazione ha partecipato presentando formali proposte, secondo le modalità previste dal Bando
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Se in caso affermativo, per quali progetti - anche in forma associata con cittadini, associazioni o altri soggetti o enti (Unione) - è stata intrapresa tale iniziativa.
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quanti sono stati i fondi ricevuti per i progetti eventualmente presentati e con che modalità sono previsti gli investimenti.
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Se in caso negativo, per quale motivo
Bomporto 26/10/2015
I consiglieri comunali - Movimento 5 Stelle Bomporto