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Nucleare ? No grazie. Il futuro è l' Emilia Romagna con risparmio energetico al 60% e fonti rinnovabili!

Continua la dura lotta del Movimento 5 Stelle contro il ritorno all'energia nucleare. I consiglieri Giovanni Favia ed Andrea Defranceschi hanno depositato una risoluzione che verrà discussa nella prossima riunione dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna. Nel documento si ricorda "La risoluzione approvata dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna il 16 dicembre 2009 "per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi, anche presso la Conferenza Stato-Regioni, contro la costruzione di una centrale nucleare in Emilia-Romagna e per sollecitare l'adozione di un piano energetico nazionale basato su una discussione democratica tramite il coinvolgimento delle Regioni, e per continuare a monitorare il completo smantellamento della Centrale di Caorso (PC)". Favia e Defranceschi ricordano che " il governo italiano, non tenendo conto di un referendum del 1987 che ha bocciato l' opzione nucleare sta riprendendo il proprio programma di sviluppo di tale fonte energetica;
ciò viene attuato senza assicurare una reale sostenibilità economica dell'operazione di ritorno all'energia nucleare, operazione che, quindi, ricadrebbe in gran parte sui finanziamenti pubblici". Inoltre "non viene data risposta alcuna su come risolvere il problema dello smaltimento e stoccaggio delle scorie, questione che rimane ancora irrisolta, a distanza di un quarto di secolo anche per le centrali nucleari presenti sul territorio della Regione".
Viene poi citata la posizione del Nobel Joseph Stiglitz che ha spiegato come "l'energia nucleare non rappresenta una opzione energetica sostenibile in primo luogo dal punto di vista della sostenibilità economica". Nella risoluzione che verrà messa ai voti si ribadisce
"il totale disaccordo e l'indisponibilità della Regione Emilia-Romagna all'installazione e attivazione di centrali nucleari sul territorio regionale o alla riattivazione della centrale nucleare di Caorso (PC)". Poi la parte propositiva dove i consiglieri del Movimento 5 Stelle propongono di "attuare un programma energetico per la Regione Emilia Romagna che al primo punto preveda l'efficienza ed il risparmio energetico delle utenze private e di quelle produttive arrivando a risparmi e riduzioni dei consumi dal 30% al 60% a seconda dei casi ed, in secondo luogo, lo sviluppo di filiere energetiche esclusivamente prodotte tramite fonti rinnovabili (solare, eolico, geotermico, sperimentazione moto ondoso lungo la costa, idroelettrico)" ed "attivarsi presso le istituzioni competenti affinché si provveda alla totale dismissione di ogni sito legato ad attività nucleari nella Regione Emilia-Romagna".