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 COMUNICATO STAMPA SULLA CISPADANA

Tiene banco nel dibattito politico e sui giornali di questi giorni la questione della autostrada “Cispadana”, anche a seguito della proposta avanzata dal “Comitato fuori l’autostrada dai centri abitati” di un percorso alternativo.
L'autostrada è un’opera dall’impatto devastante per il territorio, inutile e pericolosa, come lo è il deposito gas di Rivara e l’inceneritore di riconversione dell’ex zuccherificio di Massa Finalese.
Una autostrada che, aiuta ricordare per capirne il senso, è stata progettata e proposta dalle Regione E.R. al posto della tanto attesa Superstrada Cispadana, e sullo stesso tracciato.
Le amministrazioni locali sono state messe con le spalle al muro, "o l’autostrada o niente!" ed hanno dovuto piegare la testa di fronte ad una decisione imposta dall’alto.
Se per 40 anni non sono state capaci di far costruire la superstrada, ora dimostrano anche l’incapacità alla necessaria, minima tutela del territorio da loro rappresentato e degli abitanti da loro amministrati.
Accettano una autostrada di attraversamento che porterà in loco, secondo la Regione, almeno 50.000 veicoli al giorno di cui una buona parte di mezzi pesanti: considerando che nell'Area Nord vi abitano circa 85.000 persone, risulta palese che sia un’arteria solo marginalmente ad uso locale, ma che localmente riverserà tutto il suo pericoloso carico di inquinanti.
Cittadini dell’Area Nord impattati ed avvelenati più di quanto già non siano.
L’autostrada Cispadana è un’opera vecchia, inutile, quanto il concetto che la sostiene; una rappresentazione esplicita della cultura amministrativa purtroppo dominante, che mentre proclama politiche a protezione del territorio, trova nel trasporto su gomma la risposta ai problemi di traffico e sviluppo.
Il Movimento 5 Stelle ha più volte ribadito che continuare a sostenere il traffico su gomma, perdipiù delle merci, è una visione miope e senza futuro. Siamo per le autostrade digitali, per spostare il traffico su rotaia, per la riscoperta del trasporto merci fluviale, ma soprattutto per rilanciare le produzioni locali.
Con una forte riduzione delle risorse nel Bilancio Regionale, non più sufficienti neppure a garantire quei servizi di sostegno ai bisogni delle persone che hanno caratterizzato il modello emiliano romagnolo, pensare di sperperare denaro in una arteria autostradale è da irresponsabili.
Il Movimento 5 Stelle non pensa nemmeno che un tracciato diverso possa essere una valida alternativa, poichè rimane tutto interno alla stessa logica e modello di consumo: non serve spostare il tracciato per tutelare la salute degli abitanti dell’area nord, comunque investiti dagli inquinanti particolarmente volatili del traffico di passaggio, così come riteniamo improponibile un tracciato che taglia le Zone di Protezione Ambientale (ZPS) del territorio, tutelate dalla stessa Comunità Europea a cui ci si vorrebbe rivolgere.
Questo è il senso dell’Interrogazione presentata in regione dai consiglieri del Movimento 5 Stelle.
L’unica strada di cui c’è realmente bisogno è quella che allarga la partecipazione dei cittadini e fa circolare le idee, e questa sì, và fatta “presto e bene”.

Movimento 5 Stelle di Modena e Provincia

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