Sospendere qualsiasi autorizzazione o permesso per ricerche shale gas in zone sismiche

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Come avrete letto dalle ultime notizie e articoli sulla stampa (gazzetta di Modena, Carlino e Fatto Quotidiano) stanno suscitando diffuso sconcerto le informazioni circa la volontà della società Exploenergy s.r.l. di effettuare ricerche per individuare lo “shale gas” o gas da argille nel sottosuolo compreso tra i comuni di Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Camposanto, Ravarino, Bomporto e San Felice sul Panaro, ovvero nel pieno del cratere sismico del maggio scorso.

La ricerca di “shale gas” significa che poi sdoganare un modus operandi che avverrebbe con trivellazioni secondo la tecnica del fracking, attività assolutamente da impedire in zone e aree a rischio sismico quali sono le nostre, dopo le note vicendel del maggio 2012.

Come MoVimento 5 Stelle Locale, esprimiamo assoluta contrarietà a tutto ciò; il motivo è proprio dettato dalla prudenza rispetto a una tecnica (fratturazione idraulica nel sottosuolo) nuova ma molto aggressiva sia sul piano strutturale che chimico (inquinamento).

Abbiamo già chiesto pubblicamente che anche ii nostro comune assuma una posizione di contrarietà ufficiale e netta, attraverso la promozione e l'approvazione di una delibera di consiglio, che impegni il sindaco a convocare l’assessore regionale Muzzarelli e il presidente della Regione Errani, per coordinare l’opposizione al progetto direttamente dalla Assemblea Regionale dell'Emilia romagna.

Inoltre i Parlamentari modenesi del MoVimento 5 Stelle, attraverso una interpellanza parlamentare, chiederanno la sospensione immediata di ogni autorizzazione (o permesso) alle ricerche e lo Stop definitivo ai progetti di stoccaggio GAS e reiniezione di fluidi nel sottosuolo (tipicamente sfruttando vecchi pozzi esauriti) nei territori qualificato o riqualificato ad elevato rischio sismico, come avvenuto in emilia dopo i terremoti di maggio 2012.

Questo progetto di ricerca pare essere ancora allo stadio preliminare e si va ad aggiungere alle numerose altre richieste che si sono susseguite negli anni passati nei territori della provincia di Modena – si pensi al caso emblematico dello stoccaggio gas a Rivara, o ai permessi accordati dalla regione nel 2011 alla Hunt Oil, il primo osteggiato efficaciemente dalla ferrea determinazione dei cittadini e delle istituzioni il secondo per abbandono della stessa Hunt Oil – o come in quelle di Ravenna e Ferrara (aree soggette a subsidenza, quando non interne alla zona di pertinenza del Parco Regionale del Delta del Po); ma ciò non ci rassicura, crediamo siano indispensabili decisioni nette e preliminari; per questi motivi, dato che le richieste di autorizzazione vanno oltre l’ambito della nostra provincia, lavoreremo per coordinarci a livello territoriale con le altre zone interessate.

Nell’assenza di un Piano Energetico Nazionale – che dovrebbe essere impernitato sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico piuttosto che sulle fonti di provenienza fossile – ricordiamo a sostegno della nostra tesi che un documento del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ottobre 2012 esclude esplicitamente lo sviluppo di progetti in aree sensibili in terra e in mare, con particolare riferimento a quelli di “shale gas”.

MoVimento 5 Stelle Bomporto

 

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