Comunicato Stampa sullo svolgimento dell'ultimo consiglio Comunale
L’altra sera, 27 Febbraio, al consiglio comunale di Bomporto, si è perpetrata l’ennesima presa in giro ai danni dei consiglieri di minoranza e, soprattutto, dei cittadini bomportesi.
La seduta si è potuta svolgere legalmente solo per il senso di responsabilità dei consiglieri del Movimento 5 Stelle e del consigliere di centro destra dato che senza di essi, a causa delle assenze tra le fila della maggioranza di centro sinistra, sarebbe venuto a mancare il numero legale con conseguente aggiornamento del consiglio a data da destinarsi. Non si parla di una seduta qualsiasi, ma bensì di quella che prevedeva la discussione del bilancio di previsione e la determinazione di tariffe e imposte cruciali nella gestione finanziaria dell’amministrazione comunale quali Tari, IMU, Tasi e Addizionale Irpef comunale, in pratica la seduta più rilevante nell’ambito dell’anno di consigliatura.
I consiglieri di minoranza, pur avendo la possibilità di far saltare l’assemblea, sono rimasti responsabilmente in aula ed hanno acconsentito alla richiesta, pervenuta dalla maggioranza, di spostamento all’ultimo punto dell’ordine del giorno della trattazione riguardante la tariffa dei rifiuti (TARI) per il quale gli stessi consiglieri 5 stelle avevano posto una pregiudiziale di illegittimità avente a base giuridica il, deplorevole ma purtroppo frequente, malcostume di discutere le delibere senza la preventiva e adeguata divulgazione della documentazione alle minoranze.
Con il passare dei minuti, resisi conto della rischio imminente, i consiglieri di maggioranza hanno provveduto a convocare frettolosamente uno dei consiglieri assenti in modo da ristabilire il numero legale. All’arrivo dello sfortunato, quasi un’ora dopo la chiamata all’ordine, il sindaco ha subito posto in votazione la pregiudiziale depositata del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, ovviamente respingendola in modo ipocrita, avendo così base giuridica per la conseguente approvazione della delibera concernente il regolamento e le nuove tariffe Tari.
Ci si domanda che fine abbia fatto la correttezza istituzionale, ma soprattutto la coesione del gruppo di maggioranza, non nuovo a pericolose carenze partecipative.
A tutto c’è un limite, ma ormai anch’esso è stato abbondantemente superato.
I Consiglieri M5S Bomporto