Frane lungo le sponde di Naviglio, Panaro e Secchia

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Non si fa in tempo a vaultare il buon esito o meno dei lavori eseguiti in emergenza sin qui sui fiumi del nodo idraulico di MOdena, che oltre al disastroso esito dei lavori fatti sul torrente Tiepido e affluenti nei pressi della Fossalta a Modena, ora rileviamo diversi episodi di mini frane in aree golenali ridosso dell'argine maestro del canale Naviglio, in corrispondenza del cavo Minutara allo sbocco nel Naviglio e nel tratto nei pressi di Bomporto Capoluogo.
Frane che se dovessero muoversi ulteriormente potrebbero andare ad intaccare la stabilità della base dell'argine maestro  - come si vede nella rappresentazioni fotografiche qui allegate - richiedendo nuovi interventi palliativi e di conseguenza nuove spese di fondi pubblici.

E' quello che dununcia l'ex consigliere comunale M5S Simone Giovanardi che oltre a contraddirre gran parte di quello che le istituzioni vanno dicendo negli ultimi tempi (e cioè che i lavori sono stati praticamente tutti terminati ed eseguiti a regola d'arte e che meglio non si poteva), si chiede come sia possibile che dopo i costi esorbitanti sostenuti per i vari interventi in emergenza, per la quale a prezzi di mercato, si poteva eseguire molto di piu di quanto effettivamente fatto, ci possano essere situazioni o problematiche collaterali di quel tipo?
Come possibile che certi lavori siano stati fatti a metà, cosi male o risultino imcompleti ad aprile 2015?
E queste non sono certo le uniche situazioni, a partire dall'episodo della frana della sponda interna che ha colpito l'argine maestro del fiume Secchia questo inverno, nella zona di San Matteo, teatro della disatrosa rotta arginale del gennaio 2014. Altre sono segnalate a San Martino Secchia e tra Bastiglia e Sorbara...
Sono stati stanziati diversi milioni di euro di soldi pubblici, bene....ora però per nostra incolumità pretendiamo che vengano spesi tutti e bene, con interventi puntuali, completi ed efficaci!
 
Bisognerebbe istituire - prosegue l'ex consigliere - una commissione di controllo provinciale o regionale che verifichi come sono stati eseguiti o si eseguiranno in futuro i lavori previsti dalle nuove ordinanze di prossima emanazione nei confronti dei committenti (STB ed AIPO) delle loro imprese esecutrici... e che sopratutto, detetermini la congruità dei costi previsti per i vari appalti in relazione all'effettivo lavoro svolto, o ancora da fare.
Il concetto di prevenzione e controllo dell'esecuzione evidentemente non è ancora ben chiaro da parte di queste istituzioni, nonostante tutto quello che è successo.
 

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