La "attaccagrillini" Giuditta Pini soffocata dalla sua arroganza mentre cerca di mangiarsi il cittadino deputato Michele Dell'Orco
Giuditta Pini, deputata in quota PD, sta dedicando la legislatura a “mangiare” i grillini cercando inutilmente di smascherarli e di dare loro indicazioni su ciò che dovrebbero essere o fare.(1)
Troppo occupata in questo hobby, risultava fino a poche settimane fa una delle meno produttive della Camera non avendo presentato nessuna proposta di legge, anche se ultimamente sembra molto più impegnata con il tesseramento per Cuperlo.
Quando a settembre Michele Dell'Orco, insieme a tutto il moVimento 5 stelle, chiede che la decadenza di Berlusconi venga votata in forma palese si avventura in una serie di fantasiose elucubrazioni insinuando che in caso di voto segreto sarebbero stati i cittadini del M5S a salvare Berlusconi dalla decadenza, ma soprattutto affermando che il voto palese non sarebbe stato assolutamente possibile per motivi regolamentari.(2)
Il battibecco finisce con la sua frase tanto lapidaria quanto arrogante: "Evidentemente l'onorevole Dell'Orco non è informato sui tempi di modifica del regolamento del Senato. Provvederemo a scriverli sul tetto di Montecitorio per renderli più fruibili a tutti".
Come tutti sappiamo, alcuni giorni or sono la Giunta per i regolamento del Senato ha sancito che il voto sulla decadenza non sarà a voto segreto, palesando così quanto Giuditta sia stata supponente.
Sappiamo che questa votazione potrà essere ancora messa in discussione con la subdola complicità del suo PD, ma ormai la correttezza regolamentare è assolutamente inoppugnabile e confermata dal Presidente Pietro Grasso.
Certi della sua sbandierata onestà intellettuale, siamo tuttavia sicuri che la simpatica Giuditta vorrà provvedere a scusarsi pubblicamente con Michele.
In caso contrario consigliamo al suo collega di partito On. Lattuca, che ha aggredito la scorsa settimana la cittadina a 5 stelle Maria Edera Spadoni, di bussare sulla testa di Giuditta e dirci cosa sente. Saranno i cittadini a giudicare se è il suono della saccenza o della sapienza, della boria o della modestia, dell'incoerenza o della giustizia oppure solo del vuoto.
Rif fonti articoli
(1) http://www.corriere.i...
(2) http://www.modenaonli...
