Valutazione attuale: 0 / 5

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

 

AMPLIAMENTO DELL'INCENERITORE DI MODENA: NO GRAZIE!

Come sapete in questi giorni tutti i comuni della cintura confinante con quello di Modena, tra cui Bomporto devono decidere dando un parere vincolante sull AIA (autorizzazione integrata ambientale) che riguarda la ristrutturazione e ampliamento della terza linea dell'inceneritore di modena, oggi ferma. Anche a Bomporto come in altri comuni, questa decisione in particolare viene presa solamente da Sindaco e Giunta, senza l'obbligo (ma consigliato in queste delicate occasioni) di un passaggio in consiglio comunale (ad oggi non ancora avvenuto) e, senza nemmeno lontamente pensare di coinvolgere la cittadinanza con una istruttoria pubblica.  
Quello che è stato promosso fin'ora è un incontro chiuso tra tutti i rappresentanti delle forze politiche locali (maggioranza e opposizione) che siedono in consiglio comunale, con la giunta, nel quale di fatto non è stato deciso ancora niente, fatti salvi alcuni chiarimenti rimandati al mittente (provincia ed HERA) e blande richieste che fanno presagire ad uno scontato SI all'AIA da parte della nostra amministrazione. Il nostro consigliere Garuti ha ribadito l'inutilità e assurdità non solo della ristrutturazione con ampliamento della quota rifiuti speciali bruciabile, ma l'inutilità della riattivazione della stessa linea. Come movimento 5 stelle si ribadisce anche in questa sede la contrarietà alla ristrutturazione della terza linea, e che le politiche di indirizzo che devono essere date a provincia, regione e Hera, devono essere diametricalmente opposte.
Ricordiamo brevemente i punti principali per il quale è inutile puntare ed investire su questi impianti obsoleti (ormai abbandonati dai maggiori paesi civilizzati occidentali), e che vanno nella direzione contraria a quella della strategia RIFIUTI ZERO:
- L'inceneritore è dannoso per la qualità dell'aria (produce diossine, metalli pesanti, particelle inquinanti tra le quali le nanopolveri che non vengono abbattute nemmeno dai piu recenti ed efficaci filtri, che si limitano ad abbattere solo le PM10, (ma non le PM.2,5 e PM.1), dunque ciò avviene in barba a tutte le azioni atte a ridurre inquinanti e gas serra in atmosfera come fissato dal protocollo di kyoto e dal piano energetico ambientale regionale;
- Lo studio epidemiologico effettuato da ARPA e Regione (Moniter) ha evidenziato nascite premature da parte di madri residenti in prossimità dell'impianto di modena durante la gestazione; L'associazione medici per l'ambiente nella autorevole persone della D.ssa Gentilini ha condotto uno studio dove prova il collegamento diretto dell'aumento dell'incidenza di tumori di persone appartenenti a varie fasce di età residenti nei pressi dell'inceneritore di Coriano - Forli.
- L'incenritore si sostiene economicamente solo con contributi pubblici, statali (i famosi CIP6), grazie incentivi per l'energia elettrica prodotta dal processo termico di combustione, energia assimilata come prodotta da fonti rinnovabili, dove di rinnovabile non c'è proprio nulla: una truffa ai danni del cittadino legalizzata in cui tutto si traduce in aumento delle bollette dell'igiene ambientale (almeno per quelli del bacino HERA);
- Non ha senso continuare ad ampliare la capacità combustiva di questi impianti, quando direttive europee, nazionale e regionali dicono che si deve puntare ad incrementare la differenziata con pratiche piu efficienti, rispetto a quelle attuali (Porta a porta vs raccolta a cassonetto), con tariffazione puntuale di modo che il cittadino o l'impresa piu virtuosa possa risparmiare sulla tariffa a sfavore di chi invece non la fa o la fa male.
- I dati di tendenza della produzione di rifiuti in provincia di modena sono in forte ribasso rispetto alle sballate valutazioni del vecchio piano provinciale gestione rifiuti, dunque se i dati reali sono altri, che senso ha ampliarlo ancora?!...ecco che entra in gioco un principio di buon senso cosiddetto “principio di prossimità e autosufficienza” fino ad oggi bellamente ingnorato delle nostre amministrazioni che hanno permesso di fare il bello e cattivo tempo a HERA in materia di politiche di gestione rifiuti speciali.
- RIFIUTI SPECIALI VS RIFIUTI SOLIDI URBANI: a parte i rifiuti ospedalieri e farmaceutici o poche altre eccezioni(rifiuti speciali pericolosi), i rifiuti speciali non sono altro che normali rifiuti, solo che sono prodotti dalle imprese, industrie e attività commerciali. Il meccanismo (legale  nella forma) in base al quale i rifiuti urbani devono essere trattati nel territorio che li ha prodotti (cioè vale il principio di prossimità), invece non vale per quelli speciali (che mediamente sono il triplo su base nazionale, di quelli urbani) che possono essere smaltiti anche fuori provincia e regione; è su questo balzello che HERA punta ad aumentare sensibilmente la quota degli speciali da importare e bruciare all'inceneritore di Modena. Con questo meccanismo diabolico viene a meno la strategia preferenziale di puntare al recupero, riuso come in parte già avviene per i solidi urbani (se accompagnato da un metodo di raccolta e separazione efficace alla fonte, l'unico è il PORTA A PORTA ad oggi a Carpi, Mirandola e presto a Soliera, Novi e Nonantola), come prescritto dalle direttive europee ma bellamente ignorate da quasi tutti i piani provinciali di gestione rifiuti di mezza italia che si limitano al calcolo della percentuale della raccolta.

 

Lista Civica Movimento 5 Stelle Bomporto 

 

 

Please publish modules in offcanvas position.